Agosto 2024 – Un sistema di trame che si intrecciano e danno forma a un’entità etica ed estetica. Il terreno di scontro tra essere e ambire. “La 48H” celebra questa tensione costante che consente l’emersione, la riappropriazione, il movimento. Non c’è staticità al suo interno, soltanto un costante e tattile tumulto.

Armando, amando. Nel bene o nel male, purché ci sia “conflitto“. Quella condizione umana universale che si manifesta nel disaccordo: dalle semplici incomprensioni verbali fino agli scontri fisici o alle guerre, e può verificarsi in qualsiasi ambito della vita sociale, dalle relazioni personali a quelle professionali, fino alle dinamiche politiche su scala globale. Al contempo, è la battaglia tra ciò che desideriamo e ciò che riteniamo giusto; tra ciò che ci attrae e ciò che ci spaventa. Questo tumulto interiore ci mette alla prova, costringendoci a fare scelte difficili e a trovare la nostra verità.

Spesso, le radici di un conflitto affondano in differenze fondamentali tra le parti coinvolte, come differenze culturali, religiose, economiche o ideologiche. In alcuni casi, queste differenze possono essere esplicite e facilmente riconoscibili, mentre in altri casi, le cause possono essere più sottili e difficili da identificare, come tensioni latenti dovute a ineguaglianze sociali o a percezioni di ingiustizia. Uno degli aspetti chiave è l’incompatibilità: una parte percepisce che l’altra la sta ostacolando nel raggiungimento dei propri obiettivi o desideri. Questo senso di opposizione può generare emozioni forti, come rabbia, frustrazione o paura.

Tuttavia, non è intrinsecamente negativo. Sebbene possa essere stressante e difficile da gestire, il conflitto può anche essere un’opportunità per il cambiamento e la crescita, soprattutto per se stessi. Un conflitto può portare a una maggiore comprensione reciproca, a soluzioni innovative e a relazioni più forti. Una discussione aperta su una questione controversa può aiutare a chiarire i malintesi e a stabilire nuove modalità di cooperazione.

Il conflitto è una parte inevitabile della condizione umana, che riflette la complessità delle relazioni e delle interazioni sociali. La chiave per affrontarlo in modo costruttivo sta nel riconoscerlo, comprenderne le cause e cercare soluzioni che soddisfino i bisogni delle parti coinvolte, minimizzando al contempo i danni e promuovendo la pace e la cooperazione.

Ricordate le parole di Capuano in ”È stata la mano di dio” (Sorrentino, 2021):

«A me piace il conflitto. Hai capito uagliò? Senza il conflitto non si progredisce. Senza il conflitto è solo sesso. E il sesso non serve a niente».

Cristiano Dello Iacono
Team La 48H

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