La Macass, una giovane associazione fatta di persone determinate e che credono nella forza della cultura come motore di innovazione sociale, è a lavoro, e ormai a buon punto sulla III edizione del MAC fest, Festival della Musica, dell’Arte e della Cultura.
Il festival ha l’obiettivo di valorizzare il territorio e le sue risorse mettendo in rete le sue espressioni più virtuose e offrendo una vetrina alle giovani realtà in ascesa. La rassegna si inserisce dunque in un contesto di avanzamento socio-economico del territorio, essendo convinzione della Macass che lo sviluppo culturale di un territorio ne favorisca, o quanto meno ne faciliti, lo sviluppo economico.
Le attività del MAC fest
Il festival, per sua natura multidisciplinare, prevede una serie di attività: un concerto con un artista del panorama nazionale, una mostra collettiva con oltre 40 artisti (circa 47 opere esposte), 4 tavole rotonde su temi quali la transizione energetica, la filiera dell’agroalimentare nel meridione, il mondo dei media e dell’intrattenimento a seguito della pandemia e l’Unione Europea e i cittadini.
Ancora workshop, laboratori creativi per bambini e ragazzi, un concorso per video amatori e l’attivazione di un circolo culturale provvisorio denominato CasaMAC. Vi sveleremo tutto passo passo.
Gli obiettivi del Festival
Ma cosa vuol dire valorizzare il territorio? In primis vuol dire fare rete. È soltanto grazie a una fitta rete di imprese, associazioni, enti, professionisti e volontari che è possibile realizzare il MAC fest.
Ogni anno, più di 40 partner prendono parte attivamente alla definizione del progetto. Si tratta di un vero e proprio lavoro di squadra. Si delineano insieme gli obiettivi, si scelgono i temi da affrontare e si costruisce il format. Far sì che tanti partner partecipino alla realizzazione del festival significa prendere in considerazione tutti i punti di vista e farli convergere verso un unico obiettivo.
In secondo luogo vuol dire offrire uno spazio di confronto. Dare la possibilità alle realtà del territorio di dialogare, garantire un ambiente adatto a esporre le proprie opere e fornire alla popolazione una prospettiva diversa rispetto alla propria città e al proprio territorio, ripensare la movida e l’intrattenimento.
Significa anche portare esperienze nuove sul territorio. Vuol dire infatti pensare globalmente e agire localmente. Perché un grande musicista non dovrebbe esibirsi sul palco del MAC fest, perché un amministratore delegato di una multinazionale non dovrebbe raccontare il proprio vissuto sui divanetti delle nostre tavole rotonde e perché il nostro territorio non dovrebbe avere una rilevanza ed una risonanza europea?
I vantaggi del MAC fest per il territorio
Infine bisogna ribadire che il festival fornisce un contributo importante allo sviluppo socio-culturale del territorio su cui insiste. Riassumendo, tra i principali vantaggi che il festival e le sue attività collaterali apportano al territorio è possibile riscontrare: un’importante crescita della qualità della vita; la disponibilità di maggiori occasioni di svago; la conoscenza di culture, esperienze e comunità differenti; la difesa delle identità locali; la creazione di una comunità di operatori culturali permanente e il conseguente incremento della domande di fruizione culturale; il miglioramento delle infrastrutture e soprattutto il contenimento della migrazione intellettuale.
Niente è impossibile, realizziamo insieme il sogno MAC.
– Francesco Oreste, Presidente dell’associazione Macass