MAC Factory
La mostra del MAC fest 2024 nasce dalla volontà di proseguire il progetto di divulgazione culturale e proposta artistica proprie del festival. Ciò è stato reso possibile all’interno di uno spazio polifunzionale e creativo: Studio XXXV, studio musicale e parte integrante del sottostrato culturale e commerciale della città di Cava De’ Tirreni. Attraverso la sua versatilità, lo spazio si pone come perfetta sede per offrire al pubblico del festival un’esperienza dell’esposizione omogenea e giovanile. La mostra ha l’obiettivo di presentare una selezione di giovani talenti che riflettano il panorama artistico dei nostri tempi, attraverso un tema comune: A(r)mando.
Dalla necessità di ripensare la mostra per uno spazio differente da quello che ha ospitato le mostre degli scorsi anni e ispirati dalla Silver Factory di Andy Warhol, abbiamo deciso di dar vita alla MAC factory: un luogo di produzione, creazione, composizione e aggregazione.
La MAC factory presenta al pubblico una proposta culturale diversa dalla semplice esposizione e più proiettata al processo creativo dell’artista e delle opere in mostra. Il pubblico è inserito all’interno di un percorso intimo ed è posto a stretto contatto con i processi creativi alla base delle opere artistiche esposte.
La mostra permette di partecipare al dietro le quinte dell’opera, andando oltre la fruizione passiva e individuale, permettendo di assistere all’interazione tra l’artista e la sua arte.
Esposizione scultorea
Quali sono le lenti attraverso cui gli artisti guardano il mondo?
Su cosa ci si sofferma?
E il corpo?
Il corpo, in quanto veicolo di espressione, assume un ruolo centrale nelle esperienze museali, facilitando la comprensione e la comunicazione tra l’opera d’arte e lo spettatore.
Attraverso le esperienze museali che coinvolgono il corpo, si possono stimolare emozioni, sensazioni e percezioni che vanno al di là della mera comprensione intellettuale dell’opera d’arte.
“Noi non abbiamo un corpo: Noi siamo corpo”.
È attraverso il corpo che il soggetto si apre al mondo così come il mondo si apre al soggetto. Le relazioni interpersonali tra corpi disegnano un cerchio di reazione e relazione reciproca: relazione chiuse, aperte, dinamiche, in divenire.
Vi è un legame reversibile in continuità e connessione.
È importante avere piena consapevolezza della nostra corporeità, è il nostro biglietto da visita.
“C’è una storia dietro ogni persona, ci sono pensieri dietro ogni espressione, emozione. Tutto ciò che ci accade forgia la nostra esperienza e la nostra percezione in modi diversi”.
Ricercare e catturare l’Oltre.
“Passare più tempo ad osservare, più tempo a percepire.
Fermarsi ad ascoltare la vita che descrive”.
Performance pittoriche
L’obiettivo dei live painting è catturare la curiosità dello spettatore, sorprenderlo nel vivere direttamente il processo creativo di un’opera d’arte, attrarlo nel mondo stesso dell’artista: queste esperienze rimangono nella memoria di chi guarda perché percepite come intime e partecipative. La creatività estemporanea diventa così dialogo con il pubblico, il quale avrà un ritorno esperienziale e conoscitivo più profondo e dinamico.
La scenografia dei live painting è pensata per potenziare l’incontro tra pubblico e artista, le poltrone verdi invitano i partecipanti a sedersi e dialogare direttamente con l’artista, a porgli domande e condividere la propria percezione del lavoro in atto. Le librerie e i tavoli sono arricchite da oggettistica degli artisti stessi, presenze minori del background di conoscenze e influenze personali di ogni creativo che sottolineano le radici del suo stile e della sua filosofia.
Gli artisti in opera sono tre, ognuno dei quali lavorerà su un progetto in lunga estemporanea attraverso i live paintings, al tempo stesso esponendo un quadro già completo a testimonianza della propria irripetibile personalità artistica.
Laboratorio di tecniche performative e spazi comunitari a cura di Mauro Maurizio Palumbo
Il laboratorio intende esplorare i linguaggi della performance art in un’ottica transdisciplinare, in grado di contribuire allo sviluppo di riflessioni sul concetto di corpo e spazio.
Lo studio della comunicazione non verbale e la scoperta dello strumento corpo porterà, inoltre, alla produzione di un’opera d’arte collettiva immediata, effimera e ad alto impatto sinergico con il pubblico e lo spazio comunitario.
Attraverso i diversi linguaggi performativi, come musica, danza, teatro e arti visive, si costruirà una possibile connessione tra espressioni corporee e spazio urbano.
Partecipanti
Min: 3
Max 30
Si consiglia un abbigliamento comodo
Tatuaggio su specchio a cura di Carmela Miranda è un laboratorio che vuole racchiudere due arti artigiane quali incisione e tatuaggio, in un’unica attività.
Lo scopo finale è quello di “tatuare uno specchio” facendo lavoro di squadra.
Ogni partecipante potrà incidere uno o più pezzi di vetro che verranno assemblati insieme per creare un’unica composizione finale.
Il workshop è collettività, confronto e innovazione.
Il laboratorio prevede l’uso di un solo utensile, facile e leggero ma sconsigliato ai bambini.
Ogni partecipante avrà a disposizione tutti gli strumenti necessari per la propria sicurezza.
Min: 5 partecipanti
Max: 15 partecipanti
Laboratorio Teatrale a cura di Alessandro Gioia
“Guerra in Corpo” è un laboratorio teatrale che mira a disarmare il corpo dagli automatismi che lo condizionano, dalle abitudini che producono risposte stridenti, talvolta violente, in noi e sugli altri. Attraverso un lavoro di improvvisazione, proveremo a isolare queste risposte stereotipate del corpo e disarticolarle, affinché possano generarsi azioni organiche ed espressive, e sorgere parole nuove, figlie di una scelta diversa. Un atto creativo e intimamente rivoluzionario che provi a mettere in discussione la comunicazione, non di rado belligerante, tra l’individuo e il mondo esterno.
Al termine del lavoro è prevista una restituzione con il pubblico.
Min. 5 partecipanti
Max. 15 partecipanti
Laboratorio di composizione creativa a cura di Luca Cuccurullo
Il LUKIFABRIQUE è un laboratorio che intende dare spunti utili che motivino a cimentarsi con più disinibizione nell’atto creativo e che favorisca la creazione di connessioni tra i partecipanti.
L’elaborazione dei lavori svolti avviene con tecniche elementari che non prevedono nessun tipo di competenza o esperienza pregressa, ma solo una mente sgombra da costrutti e mentalismi radicati.
Le parole chiave che meglio raccontano l’attività sono:
-Composizione
-Gioco
-Socialità
Min 3 partecipanti
Max 20 partecipanti
Performance musicale
“Da sempre musicante autodidatta, il mio approccio a quest’ arte è sempre stato di curiosità e meraviglia. Ricercare la sperimentazione e la complessità senza sfociare nel tecnicismo è la strada che ho sempre seguito. Da qualche anno propongo set ibridi basati sull’utilizzo di una console da dj, un minisynth, una loop station e l’utilizzo della mia voce o altri strumenti per sottolineare e creare un ambiente tra brani di ultima uscita, grandi classici, monologhi di film o teatrali, testi scritti di proprio pugno e brani improvvisati, tutto unito da un tema di fondo del quale poter ascoltare la mia opinione, alternando momenti di riflessione ad altri di puro dance floor.
Forse è difficile da immaginare… Meglio prenderne parte.”
Mercoledì 28 Agosto h. 20.00
Dj Set a cura di Fiore De Nicola (1987, Cava de’ Tirreni, ricercatore musicale)
Parole chiave: possente, emotiva, cerebrale